È la famosissima pagina lasciata incompleta dal maestro di Salisburgo e terminata poi dall’allievo Süssmayr. L’effetto forte del testo liturgico e la bellezza delle idee musicali, la forza dei cori, l’impressionante efficacia degli interventi solistici, ci richiamano alla mente Mozart alla fine della sua vita, le sue difficoltà, le sue paure della morte, la controversa vicenda in cui fu iniziata quest’opera così celebrata fino ai giorni nostri.
Divenuta la composizione più di ogni altra legata alla memoria del suo autore, è ancora oggi più che mai eseguita ed amata dal pubblico, soprattutto per l’aura di mistero in cui il Requiem fu composto, quasi una premonizione della morte del suo autore e una musica per il suo stesso funerale.

Wolfgang Amadeus Mozart
Requiem K 626 per soli coro e orchestra

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